TNSC è orgogliosa di presentare la sua idea di sistema multiruolo per il sollevamento luci denominato MPLS.
Ora con il nuovo sistema di controllo Touch Screen e gestito da un nuovo microprocessore ARM a 32-bit con velocità di 84 MHz.
Valorizzando trent’anni di know how nel campo meccanico ed elettronico, è stato realizzato un sistema di sollevamento che concentra, in uno spazio molto compatto, le caratteristiche di sicurezza, semplicità, controllo e risparmio energetico. Il sistema è composto sostanzialmente da due elementi semplici ma al contempo altamente tecnologici. Il primo è rappresentato da una cella di carico “S” type. Il secondo da un moto-riduttore compatto con uscita ortogonale, sul quale sono calettate due pulegge per cinghia dentata T10. La cella di carico “S” type, utilizzata in trazione, è in grado di sostenere 500Kg in regime stazionario con un carico a rottura pari a 1.500 Kg. La cella è interposta tra il sistema di ancoraggio alla struttura ed il corpo moto-riduttore/pulegge. In questo modo la cella pesa i corpi sollevati in modo accurato e lineare, senza interpolazioni per determinare il peso in funzione dell’altezza (il peso del sistema verrà sottratto al momento della calibrazione).
Al di sotto della cella è posto un compatto moto-riduttore (motore da 0,18 KW e riduttore con vite senza fine ed uscita dell’albero secondario ortogonale). Sui due semiassi sono calettate (una per ogni lato) due pulegge dentate (diametro 100 mm e larghezza 25 mm) per cinghie dentate modello T10/25 mm (su richiesta è possibile utilizzare in alternativa pulegge e cinghie larghe 32 mm per sostenere un incremento di carico del 30%). Ogni dente in presa è in grado di sostenere un peso di 10 Kg; il sistema prevede che per ogni puleggia siano costantemente in presa 16 denti, permettendo un carico nominale massimo di 320 Kg. Il carico di lavoro è volutamente bloccato a 65 Kg, ma può essere modificato tramite il menu “Settings” della scheda di controllo, fino ad un massimo di 120 Kg (160 Kg per sistemi con pulegge/cinghie da 32 mm). La cinghia dentata è raccolta tramite un arrotolatore con richiamo meccanico. All’estremità delle cinghie è fissato un pratico sistema di ancoraggio (che consente di sostenere un tubo da 38 mm di diametro oppure un attacco per mini truss) ed una scatola di derivazione elettrica per connettere corpi illuminanti o per riproduzione audio e video.
Perché anche la cella di carico e la cinghia dentata? L’utilizzo di celle di carico al posto dei sistemi classici di lettura del sovra e sotto carico, non è stato ancora adottato come sistema principale dalle maggiori case produttrici di sistemi di sollevamento, sia per il costo aggiuntivo dei componenti, sia per la complessità nella gestione e messa a punto. • I sistemi attuali di rilevazione del peso prevedono per ogni fune/bandella un gruppo composto da due molle coassiali, una per il sovraccarico ed una per il sotto carico; oppure nel caso di utilizzo di celle di carico, prevedono un leverismo composto da una cella (normalmente a flessione) per ogni fune /bandella. La sostituzione dei gruppi molle prevede l’uso di 2 o più celle, e richiede una complessa gestione elettronica. In particolare, la variabilità del carico pesato durante il movimento (raccolta del cavo piatto o spiralato oppure di un flip flop con struttura metallica) comporta calcoli complessi in funzione della posizione, con conseguente incremento dell’incertezza di misura. TNSC ha intrapreso una strada innovativa, sostituendo il sistema di lettura del carico con una sola cella a trazione. La cella è posizionata immediatamente sotto la piastra di ancoraggio e rileva il peso del carico applicato più quello del sistema. Il peso di quest’ultimo viene poi sottratto in fase di calibrazione. Questo consente di pesare in maniera accurata il carico sollevato e di determinare i limiti entro i quali il sistema reagirà alle variazioni di carico. Se durante la marcia il sistema di controllo legge un incremento di peso >= di 5 Kg oppure una diminuzione di peso <= di 5 Kg, il sistema si arresta immediatamente.
Oltre questo efficiente sistema di lettura del carico, il MPLS utilizza un sistema di trazione che mantiene costante la coppia applicata. I sistemi tradizionali, sia in caso di utilizzo di funi rotonde che di bandelle metalliche piatte, hanno una coppia di utilizzo variabile. Infatti le funi vengono arrotolate su se stesse in un sistema a spirale, inducendo un incremento o una diminuzione del braccio utile durante il movimento. Questo implica una variazione della coppia, con particolare perdita della forza di sollevamento disponibile nei pressi del Top Limit, una variazione della velocità e della lunghezza della fune per ogni giro dell’albero motore (effetto spirale). La soluzione utilizzata dalla TNSC invece consente di avere coppia e velocità costanti ed eguale elongazione delle funi per ogni giro dell’albero motore, sia che ci si trovi al Bottom Limit oppure al Top Limit. Inoltre la dentatura della cinghia non consente scorrimenti tra i due lati. La conformazione e la larghezza delle cinghie conferiscono rigidità e stabilità sia sull’asse ortogonale che su quello longitudinale, smorzando in maniera rapida l’effetto pendolamento
Quindi perché multipurpouse…. Il MPLS è predisposto per operare come tiro singolo oppure in gruppo (fino a 4). Questo consente la creazione di un sistema di sollevamento lineare molto efficiente (asse elettrico) oppure dislocato per il sollevamento di strutture complesse (triangolari, circolari o quadrate tipo tabelloni pubblicitari). I punti di forza, per questo tipo di configurazioni, risiedono nella lettura del carico molto accurata (100 g) e nella costanza del movimento determinato dal gruppo pulegge/cinghie dentate. Questo consente di arrestare repentinamente il movimento in caso di variazioni del carico oltre i limiti di sicurezza prefissati (tutti i parametri possono essere modificati via software). Il sistema di ancoraggio inferiore permette inoltre di scegliere la migliore soluzione in funzione del carico. Ad esempio, è possibile fissare un sistema aggiuntivo di ancoraggio tra le funi libere, in qualsiasi posizione, permettendo di agganciare ulteriori carichi (p.e. casse acustiche) onde evitare l’uso di scomodi e pesanti drop-arm. .